martedì 22 settembre 2009

Comunità Montana del Taburno___il Sindaco di Vitulano, Mario Scarinzi scrive al Prefetto

Il sindaco di Vitulano scrive al Prefetto e affronta la difficile situazione. Autoconvocazione per l’elezione degli organi se non ci sarà il rimpiazzo del commissario...

“Se si condivide l’esigenza di far sopravvivere l’Ente con una modalità operativa che sia innovativa rispetto al passato occorre celermente ricostituire gli organi con il contributo di tutte le forze politiche in modo da conferire un forte grado di rappresentatività istituzionale e, quindi, dare più forza alle scelte da compiere”. Mario Scarinzi, sindaco di Vitulano, così si esprime in una lettera alla Prefettura di Benevento in cui affronta la spinosa questione della Comunità Montana del Taburno. “Come responsabili dei Comuni che costituiscono l’Assemblea – aggiunge il primo cittadino - nel caso di mancata nomina del commissario in sostituzione del dott. Trocchia dimessosi in 09/09/2009, potremmo assumere l’iniziativa di autoconvocarci per procedere alla elezione degli organi. Questa scelta deve avere, però, il consenso di tutte le forze politiche”. La proposta di Scarinzi si poggia su un’analisi ultima della situazione che ha visto il commissario straordinario, Pasquale Trocchia, in data 09/09/2009 rassegnatre le dimissioni dall’incarico ricevuto presso la Comunità montana del Taburno con motivazioni rappresentate in una articolata relazione sulle problematiche dell’Ente. “La situazione che emerge dalla relazione - commenta Scarinzi - è molto preoccupante e grave per quanto riguarda sia il bilancio che la organizzazione. Infatti, il Commissario afferma “In sostanza al Taburno si è in presenza di una situazione paradossale, in cui la normativa, da una parte vieta la predisposizione del bilancio di previsione in deficit e,dall’altra, non prevede l’attivazione di strumenti per l’immediata riduzione della spesa, né ancora, interventi finanziari straordinari, tesi ad assicurare il pareggio di bilancio, nelle more dell’attuazione di una procedura di risanamento strutturale,che riduca definitivamente la spesa obbligatoria, senza il pericolo di destabilizzanti provvedimenti giurisdizionali”. Ancora il Commissario afferma: “La situazione di squilibrio corrente non va vista solo con riferimento alla gestione del personale, ma anche alla pressoché certa esistenza di numerosi debiti fuori bilancio, in parte riconducibili ad attività gestionale, per il resto, discendenti da provvedimenti giurisdizionali, non suscettibili di sindacato amministrativo…. A partire dal mese di settembre non sarà possibile pagare gli stipendi….” Il Commissario conclude affermando che “lo stato di profondo squilibrio della gestione ordinaria richiede, dunque, scelte di significativo riassetto organizzativo e funzionale della Comunità, necessariamente da definire con i Comuni interessati e con la regione Campania che ha, di recente, ribadito l’interesse alla sopravvivenza della stessa””. Da quanto affermato dal commissario - è il commento di Scarinzi e dalla conoscenza che ciascuno ha della varie problematiche dell’Ente, si evidenzia una situazione di estrema emergenza che richiede un impegno da parte di tutti (organi decisionali e politici) per la individuazione di modalità straordinarie di intervento per il risanamento finanziario della Comunità, previa ricognizione puntuale della situazione debitoria da non affidare al personale interno; tale impegno deve riguardare anche la riorganizzazione della Comunità con interventi innovativi relativi alla direzione amministrativa.

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