lunedì 10 settembre 2012

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Campoli/ Da 2 mesi l’amministrazione autorizzava a sversare i rifiuti

PIAZZETTA DEL MONUMENTO DEI CADUTI, RIPULITA LA DISCARICA DI VETRO
domenica 9 settembre 2012
Nella serata di giovedì gli operatori del comune all’opera per posizionare uno scarrato e bonificare l’area
 
di Antonio Caporaso
Alla fine “scarrato fu!”. La piazzetta contigua al monumento dei “Caduti di tutte le Guerre” è tornata ad essere un luogo degno di un paese civile. Area bonificata: tolte le bottiglie e raccolte in uno scarrato. “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus scarratum!”, verrebbe voglia di dire. Ma non si capisce perché, per far rispettare le regole si deve sempre ricorrere a soluzione estreme. Non sappiamo se sia stato per i nostri due articoli, oppure per la solerzia amministrativa del governo Orlacchio che dopo quasi due mesi si è accorto che il cumulo di vetro a mo’ di discarica abusiva nel bel mezzo del centro abitativo proprio non poteva starci, fatto sta che la situazione è tornata alla normalità. L’area è stata addirittura lavata e lustrata. Non che i meriti di tutto questo siano riconducibili a noi, cosa che qualche amministratore si è affrettato a smentire attuando un giro di valzer tra la pubblica opinione ed affermando che l’amministrazione aveva già pensato allo scarrato, ma è comunque strano che dopo i nostri articoli ci si è ricordato che forse il luogo deputato alla raccolta dei rifiuti di vetro deve essere un altro e non quello adottato per quasi sessanta giorni. Fatto sta che al nostro giornale né occorrono medaglie, tantomeno autocelebrazioni. Avevamo semplicemente raccolto una segnalazione dei cittadini, che oggettivamente abbiamo reputato considerevole per la cronaca giornalistica. Palesemente il modo di conservare i rifiuti era quantomeno poco ortodosso e sicuramente pericoloso per gli stessi cittadini. Quindi di che lamentarsi?! Perché affrettarsi a definirci “i soliti”, come se è nostra intenzione attuare campagne stampa contro qualcosa o qualcuno?! Noi abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere informando e cercando di risolvere un problema. Il resto è un “inseguire il vento!” che certamente ai lettori non interessa.

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