giovedì 6 settembre 2012

da "IL SANNIO QUOTIDIANO"___Campoli: Il Caso.. Discarica autorizzata dall’ente, delusione per chi si attendeva lo sgombero dell’area


INDIFFERENZA TOTALE E CONTINUA LO SVERSAMENTO DEL VETRO
giovedì 6 settembre 2012
 
Gli organi preposti al controllo del territorio tacciono, perché non si registra alcun intervento?
di Antonio Caporaso
“Le nostre vite finiscono quando taciamo di fronte a cose importanti”, Martin Luther King. Anche in questo caso, forse, come successe per il cimitero lo scorso mese di febbraio, saremo costretti a dare vita ad un filone di articoli prima di vedere le cose tornare alla normalità. Cumulo di bottiglie atto secondo. Verrebbe la voglia di definire così il nuovo episodio di questa che s'annuncia una lunga storia. Nell’anno di grazia 2012, dopo cinque anni di raccolta differenziata, dopo un lustro di continui bombardamenti mediatici tesi al rispetto delle regole e dell’ambiente, oltre che dei cittadini, a Campoli si è tornati indietro di decenni. Questa volta chi non rispetta le regole è l’ente stesso, che sta palesemente creando, autorizzando ed alimentando una discarica di rifiuti di vetro nel bel mezzo del centro abitato: nella piazzetta a ridosso del Monumento dei “Caduti di tutte le Guerre”, in piazza Alfonso La Marmora. Che l’ente comunale se ne freghi di una situazione che ha egli stesso generato non ci sorprende, ma che le Forze dell’Ordine preposte al controllo del territorio,   non si accorgano di una vergognosa discarica di vetro, tollerata e creata dalla stessa amministrazione comunale nel bel mezzo di un centro abitato, sorprende non poco e qualche interrogativo lo pone sulla reale percezione dell'accaduto. Non crediamo che soltanto uno sparuto numero di  cittadini abbia visto e si sia reso conto di una situazione scabrosa e grave che merita tutte le attenzioni di chi è destinato a far rispettare la legge. Basterebbe percorrere la strada che costeggia l’ente comunale e il monumento dei Caduti per accorgersi del fatto che una piazzetta è stata adibita dall’amministrazione Orlacchio a deposito di vetro in disuso, con il rischio di mettere a repentaglio la stessa incolumità delle persone. Continuiamo a chiederci: se dovesse farsi male un bambino che si reca il quel luogo a giocare, aà chi devono essere ricondotte le responsabilità? E’ mai possibile che nessuna persona qualificata è intenzionata a far rispettare le regole? E’ possibile che le Forze dell’Ordine non si siano mai accorte, in due mesi, della presenza di cumuli di vetro nel bel mezzo del centro abitato? Eppure noi da ieri lo stiamo denunciando a mezzo stampa. Già ieri ci saremmo aspettati l’intervento di qualcuno che avrebbe intimato all’ente campolese di sgomberare l’area dai rifiuti, ma tutto è passato in sordina. E allora chi ha coscienza non può tacere e se sono le regole a mancare, è giusto che vadano ristabilite, perché “chi si adatta alle circostanze, le crea!”, diceva il buon Vaclav Havel, ex Presidente della Repubblica Cecoslovacca prima e Ceca poi.

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